venerdì 6 aprile 2012

Interviewing Oscar Wilde

compito: Intervistando Oscar wilde (periodo – vita – opere – il suo Estetismo)  -  Dopo aver letto questo testo, che traduce in Inglese e condensa quanto presentato nei post precedenti di questo blog, e tenendo conto delle evidenziazioni, formula quattro domande in Inglese, immaginando di rivolgerle allo scrittore Oscar Wilde, quindi, dalle informazioni qui fornite, formula anche la risposta (breve e condensata !!!!) immaginando questa volta di essere tu lo scrittore che parla.
THE PERIOD
 introduction   -    Oscar Wilde lived during the Victorian Age .
the Victorian Age  -   Victorian Age refers to the long reign of Queen Victoria .
its values  -  Thanks to her moral example people believed in values such as honesty, patriotism, family devotion,  respectability, good manners, chastity, sense of duty, hard work and trust in the material progress.
its double face  -   Nevertheless the Victorian Age had  a double face: it was chaste, puritan and repressive,  while it could be sensual and unconventional, the most contradictory periods in the English history.
As a consequence sexual severity was followed by a foolish research of  the denied.
Victorian Compromise   -    This was called the “Victorian Compromise”: there was a high sense of morality together with  prostitution, bad theatres and drug addiction.
the role of the writers -  Oscar Wilde was thus an observer of this contradictory scene.   “The Picture of Dorian Gray”, "The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde",  and Sherlock Holmes and  Sir Arthur Conan Doyle’s stories, dealt with this duplicity.
LIFE – OSCAR WILDE
life education and personality   -    Born in Dublin in 1854, after  a good education he became very popular for his sharp criticism, versatile intelligence and his really extravagant way of  living and dressing. He met Pater and Ruskin, who introduced him into Aestheticism.
his works   -    He got married, had two children, but his homosexual relationship caused the end of his marriage. This is the period of his first collection of tales for children “The Happy Prince and other stories” and of  “The Picture of Dorian Gray”, his unique novel, where he talks of decadence and moral disorder. In all his works,  all  “comedy of manners”, he illustrates the apparent good and moral society of the time.
 the period of  prison   -    For his homosexual relationship he was sent in prison later seen  as  a sort of  prize to be paid for his life of pleasure (“De Profundis”). He died in Paris alone.
Catholicism -   Catholicism is the only religion in which I would like to die”, he had said during his youth. Catholicism was denied to him by his father who had chosen to be Anglican  fearing to go down in the social ladder. It was during  the period in prison that he ended his process of conversion.
AESTHETICISM
the movement   -   This was also the age of  Aestheticism believing in the principle of “Art for Art’s sake”
 Victorian  vs  Aesthetic values    -    Aestheticism wanted to free art from  any moral, social and political aims, as the Victorian thinkers wished and  it wanted art only  to be beautiful in itself.
the reaction    -     As a consequence aesthetic people contrasted capitalism, money, social position, a powerful nation and positivism because they were typical Victorian false moral values.
Wilde contributed to shake the conventional and apparent moral  apathy of the period.





mercoledì 15 giugno 2011

The young king

I think, as the person commenting our last post, that this story is the tale of a young man's metamorphosis. As in "The Picture of Dorian Gray",  where Wilde uses the duplicity or ambivalence, typical of that novel,  in a very new way, in this story, he adopts a kind of  a gradual transformation similar to that of a butterfly. In fact, at first the character wears (or better  will wear) a beautiful robe for his coronation day, but, after a series of dreams, during the night before that event, he realizes something deeply important and in the cathedral something happens.
"He was sixteen and it was his coronation day the next day. He was very happy because he had a beautiful coronation robe of gold, a crown of rubies and a sceptre of pearls"
Then at the end, through an important mysteriuos brief meeting, there is a change.
"the young King prayed silently in front of the altar  [...] At that moment a ray of sun shone into the cathedral [...] The sun made a beautiful robe around him [...] The Glory of God filled the cathedral. the people knelt down [...] They didn't have the courage to look at his face because it was the face of an angel"
When there is a transformation, a change, it is never mysterious , there is always something that causes it .
In the three dreams we can find it and at the same time it is a  strong criticism to the Victorian society or  a profitable stimulus  for its redemption.
Would you like to comment on this idea?  What do the dreams convey to the central character? What do the dreams represent?

martedì 14 giugno 2011

I racconti per ragazzi : al cuore dei valori

Nel  racconto dal titolo "The Young King", vi sono vari messaggi , ma il passaggio più significativo è ....
(Vi aspetto...!!!)
 La vostra docente Chiara M.

lunedì 13 giugno 2011

The Picture of Dorian Gray

Vi mando un link ad un sito  che vi permetterà di inquadrare meglio "Il Ritratto di Dorian Gray" (summary - themes)
 Come vi ho chiesto in un mio precedente commento (al post  su moralità vittoriana) vi invito ad esporre vostre reazioni o riflessioni su quanto letto .
http://www.sparknotes.com/lit/doriangray/summary.html
e poi
http://www.sparknotes.com/lit/doriangray/themes.html
A domani , numerosi
(dov'è Teresa ??? ed Elisa???)

sabato 11 giugno 2011

la morale vittoriana

Per epoca vittoriana (o età vittoriana) si intende comunemente il periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria, cioè dal 1837 al 1901.

Salì al trono a soli 18 anni, nel 1837. Nei primi anni del suo regno il suo mentore fu William Lamb Melbourne, il primo ministro whig, e anche le amicizie personali della sovrana erano nel partito liberale. Nel 1840 Vittoria sposò Alberto, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha, suo cugino. Anche se il matrimonio ebbe motivazioni politiche, fu un'unione felice, da cui nacquero nove figli: la primogenita fu Vittoria Adelaide Maria Luisa, più tardi imperatrice di Germania, mentre il primo maschio fu Alberto Edoardo, che salì al trono con il nome di Edoardo VII. Le posizioni conservatrici del principe Alberto influenzarono le idee politiche della regina; dopo il 1841, quando il governo Melbourne cadde, Vittoria divenne una sostenitrice ed alleata del partito conservatore. Negli ultimi vent'anni di regno, la popolarità di Vittoria presso tutte le classi sociali raggiunse i massimi livelli. Considerata un esempio di onestà, moralità, patriottismo e dedizione alla famiglia, Vittoria fu il simbolo vivente della solidità dell'impero britannico. Il suo regno, durato sessantatré anni, fu il più lungo nella storia dell'Inghilterra: durante quel periodo l'Inghilterra conobbe un periodo di prosperità senza precedenti, di cui trasse beneficio la classe media. Morì nel 1901.

La condizione delle donne nell'era Vittoriana è spesso vista come l'emblema della discrepanza notevole fra il potere e le ricchezze nazionali dell'Inghilterra e l'arretrata condizione sociale.[citazione necessaria] Durante l'era simbolizzata dal regno della regina Vittoria, la vita delle donne divenne sempre più difficile a causa della diffusione dell'ideale sulla "donna angelo", condiviso dalla maggior parte della società. I diritti legali delle donne sposate erano simili a quelli dei figli: esse non potevano votare, citare qualcuno in giudizio né possedere alcuna proprietà.

Inoltre, le donne erano viste come esseri puri e puliti. A causa di questa visione, i loro corpi erano visti come templi che non dovevano essere adornati con gioielli né essere utilizzati per sforzi fisici o nella pratica sessuale. Il ruolo delle donne si riduceva a procreare ed occuparsi della casa. Non potevano esercitare una professione, a meno che non fosse quella di insegnante o di domestica, né era loro riconosciuto il diritto di avere propri conti correnti o libretti di risparmio. A dispetto della loro condizione di "angeli del focolare", venerate come sante, la loro condizione giuridica era spaventosamente misera.

Il corpo della donna era visto come un elemento puro e pulito, tranne quando ella entrava nel periodo mestruale. Per una donna rispettabile non era consigliato portare alcun genere di trucco o altri ornamenti, né indossare vestiti che mostrassero troppa pelle, o persino calze particolari o qualunque altro tipo di indumenti intimi. Alcuni credono che la causa di ciò sia da ricercare nel fatto che il corpo della donna era considerato come proprietà del marito: di conseguenza, le donne non dovevano mostrare i loro corpi ad altri uomini. Tuttavia, queste consuetudini d'abbigliamento valevano in parte anche per gli uomini; è questo uno dei pochi casi in cui la morale vittoriana era ambivalente sia per i maschi che per le femmine. Altre limitazioni di questo genere incitavano a non parlare di argomenti poco "puri" alla presenza di persone di sesso opposto, oppure a servirsi obbligatoriamente delle macchine da bagno. Anche queste restrizioni erano dirette ad entrambi i sessi.

L'atteggiamento dell'epoca verso l'argomento era che l'educazione delle donne non avesse bisogno della stessa estensione e degli stessi caratteri classici e commerciali di quella degli uomini. Le donne avevano la necessità di conoscere solo le cose necessarie a badare ai figli e mandare avanti la casa.

Materie come storia, geografia e letteratura generale erano considerate importanti, al contrario del latino e del greco. Le donne che desideravano studiare materie come legge, fisica, ingegneria od arte venivano derise ed allontanate.

Era opinione comune che non fosse necessario per le donne iscriversi all'università. Si arrivava addirittura a dire che studiare fosse contro la loro natura e che potesse farle impazzire. Esse dovevano accontentarsi del semplice ruolo di "ornamento della società" ed essere subordinate ai mariti. L'obbedienza era tutto ciò che si richiedeva da loro.

Casta, puritana e repressiva. Ma anche sensuale, spregiudicata e voluttuosa. Era questa la doppia anima dell'era vittoriana, uno dei periodi più ricchi di contraddizioni della storia inglese.

La Regina Vittoria (1819-1901) con la sua serietà e il suo senso dell'autorità e della famiglia, diede alla società un'impronta austera e rigorosa. Rispettabilità, buone maniere, senso del dovere, duro lavoro, proibizione, fiducia nel progresso materiale: questi erano i valori da esibire all'epoca. Una società fondata su una secca divisione dei ruoli tra uomo (soggetto attivo nel sesso, pieno di energie, a cui non si poteva rimproverare nulla visti i suoi abbondanti appetiti sessuali) e donna (la parte passiva del rapporto, considerata priva di desiderio sessuale). Le ragazze erano severamente controllate dai genitori fino al matrimonio; il sesso era tabù e il piacere femminile era negato. Una vera e propria regressione, considerato che già il marchese de Sade nel '700 parlava di "eiaculazione femminile". Le giovani della classe media, ai tempi di Queen Victoria, passavano il loro tempo studiando canto, imparando a suonare il piano, ricamando, leggendo novelle.Il più grande sogno era raggiungere il matrimonio.

La grandeur vittoriana, con tutta la sua ipocrisia e la decadenza morale, confinava la sessualità femminile nei bordelli e la bandiva dalle famiglie-bene. Una reazione tipica in ogni proibizionismo: lanciarsi nel consumo del "negato". Ecco allora che una società così incentrata sul pudore e rigore sessuale, al punto che la regina Vittoria arrivava a coprire le gambe dei tavoli, sfociava nel piacere più sfrenato. Nella Londra vittoriana, dove lo spirito conservatore si scontrava con il costume libertino, ogni gentiluomo aveva a disposizione circa due prostitute e mezzo per il piacere e una consorte - remissiva e intenta soltanto al menage familiare - per il dovere. Sesso esagerato e disinibito sì, dunque, ma solo lontano dalle decorose mura di casa.

Secondo la studiosa inglese Paola Wats, nel 1857 soltanto a Londra esistevano 3325 bordelli e 8600 prostitute. Senza dimenticare che l'Inghilterra di allora, ormai consacrata Impero, si abbandonava ai fumi dell'oppio che giungeva senza troppi problemi dall'India. E criminalizzava l'omosessualità senza riserve. Ne fu un esempio anche Oscar Wilde, celebre scrittore e personaggio simbolo di quel periodo controverso. Coinvolto in un processo per sodomia che all'epoca fece scandalo, fu condannato a due anni di lavori forzati per una legge del 1885 che vietava espressamente i rapporti tra uomini (ma la prima legge contro i gay promulgata già da Enrico VIII).

Che tipo di morale?

E allora di che tipo di morale si può parlare nei racconti per ragazzi di Oscar Wilde ( che abbiamo iniziato a leggere)?
Nel massimo capolavoro di Wilde "The Picture of Dorian Gray" si può trovare tutta la sua teoria esteta, un personaggio, cioè, così devoto all'immagine di sè che non riconosce nemmeno chi è accanto a sè, così fino alla fine della storia  quando, però, difronte  alla morte, inizia a capire che il suo narcisismo usurpa gli altri.
Ma allora possiamo forse dire che il senso amorale  che c'è in certe opere  (come in "The Picture of Dorian Gray") e un certo tipo di morale presente nelle storie per ragazzi , fanno entrambi parte di un filone unico e variegato di reazione contro una certa moralità falsa e gretta della  società Vittoriana?
  • Possiamo allora definire meglio che tipo di moralità imperava nell'età Vittoriana, tanto da scatenare una reazione così amorale in opere estetiche?
  • Che tipo di amoralità o assenza di moralità  nasce fra gli esteti come Oscar Wilde?
  • E quei messaggi pieni di profonda saggezza  e di valori autentici, presenti nei racconti,  secondo quale criterio  Oscar Wilde è capace di accostarli  ad atteggiamenti  di personaggi assolutamente fuori da qualunque moralità, come appunto Dorian?
  • Vuoi vedere che Oscar Wilde, da  figura scandalosa e allontanata da tutti (per la sua omosessualità), forse possedeva una moralità, che noi  gustiamo nelle sue opere per ragazzi, e che era anche una forma di reazione ai vittoriani detentori di una moralità solo di facciata?

venerdì 10 giugno 2011

The happy prince

And now consider this link to a site proposing a commentary on "The happy Prince", which gives the title to a collection of short stories for children, among which there are some of the stories of our book adopted this year.
http://bookstove.com/classics/a-commentary-on-oscar-wildes-the-happy-prince/
Even this narration gives another example of  a story built up around a message to convey to the readers.
What do you think?